Un manuale di base per capire l’idea di struttura nella sua forma più semplice e diretta, e cioè la suddivisione della storia in tre atti. Il testo va considerato più che altro come un (valido) punto di partenza, perchè la teorizzazione e la scrittura della sceneggiatura sono comunque andate molto avanti rispetto al 1979, anno di uscita del libro. E’ comunque importante averlo letto.
Parte I: Preparazione
Il libro è diviso in due parti: Preparazione (alla stesura della sceneggiatura) ed Esecuzione. Ogni capitolo termina con la proposta di un esercizio, e quindi può essere utilizzato come workshop. La prima parte introduce in maniera chiara il Paradigma, cioè la struttura in tre atti. Conoscerla può aiutare a capire anche articolazioni della storia più complesse o alternative. Propone un metodo per costruire il soggetto in quattro pagine che può rivelarsi maneggevole anche per il principiante.
Contenuti:
Da dove cominciare – il concetto di struttura – il paradigma dei tre atti – metodo di strutturazione del soggetto – l’efficacia del personaggio – come caratterizzare il personaggio – come renderlo visivamente.
Parte II: Esecuzione
Presenta l’organizzazione del lavoro per passi successivi, cosa che permette di controllare l’architettura della storia. Utile soprattutto perchè spinge a lavorare in maniera ordinata e progressiva.
Contenuti:
Come strutturare il primo atto – le prime dieci pagine della sceneggiatura – il resto del primo atto: secondo e terzo blocco – struttura del secondo atto – il punto centrale – la prima e la seconda parte del secondo atto – mettere sulla pagina il secondo atto – terzo atto: la risoluzione della storia – il lavoro di riscrittura della sceneggiatura – cos’è una “buona” sceneggiatura.
In conclusione: un testo che, pur nella sua semplicità, occorre conoscere, se si vuole cominciare a “pensare” da sceneggiatori.
Alessandro Manitto
Syd Field “La Sceneggiatura”, Lupetti, Milano, 1991
(Nella foto: il film “Chinatown” – 1974, di Roman Polanski, analizzato nel libro di Syd Field)