SLOW WEST E IL WESTERN D’AUTORE
Slow West è un western “alternativo”, di ottima qualità per quanto riguarda la storia e la recitazione degli attori, diretto dal regista scozzese John MacLean, in precedenza musicista per il gruppo di folktronica The Beta Band. Questo è il suo primo lungometraggio, girato in Nuova Zelanda, e nel quale ha recitato Michael Fassbender nel ruolo di un bounty killer dal cuore d’oro.
UN WESTERN ALLA SCOZZESE
“Ho guardato praticamente tutti i film western, prima di scrivere Slow West, essenzialmente per evitare i cliché.”
“Ho pensato che finché fossi rimasto sincero non avrei avuto problemi a confrontarmi con un genere tipicamente americano come il western, e quindi ho raccontato la storia attraverso il punto di vista di uno scozzese, proprio come è capitato a me quando ho visitato da turista gli USA. Rispetto il western, Slow West è una lettere d’amore a questo genere cinematografico.”
“Per documentarmi ho evitato tutte le mitizzazione del West e ho cercato di leggere cose scritte all’epoca, molto di Ambrose Bierce e Nathaniel Hawthorne e Mark Twain. La fonte principale è stato il libro La piccola casa nella prateria.”
“I miei film western favoriti sono Il cavaliere della valle solitaria, Mezzogiorno di fuoco, Sfida infernale, Il fiume rosso e Un dollaro d’onore. E poi film come Il mucchio selvaggio, I compari, passando per Il buono, il brutto e il cattivo e C’era una volta il West. Un sacco di classici.”
“Tutto va ricondotto al mio amore per i viaggi in America e ai film western che vedevo da ragazzino. Mi piacevo l’idea di fare un western ambientato nella foresta, non in un paese. Così è più economico, devi solo trovare le location giuste e dare i costumi agli attori. E poi non volevo troppe comparse. Nessuno è una comparsa, in Slow West. Ognuno ha la sua storia.”
“Giocare con i generi, questa è una cosa che i fratelli Coen fanno benissimo. Ci giochi e traffichi un po’, in modo da sorprendere lo spettatore. Questa è la parte divertente dello scrivere un film di genere.”
GIRARE UN WESTERN IN NUOVA ZELANDA
“Dovevamo girare in novembre e dicembre, e in Nuova Zelanda in quel periodo è estate mentre in America è inverno. Era più pratico farlo lì.”
“In Nuova Zelanda le troupe sono fantastiche. Se on stanno girando per Peter Jackson, hai un sacco di grandi professionisti a disposizione.”
“È stato sorprendente scoprire quante locations in Nuova Zelanda fossero esattamente come me l’ero immaginate scrivendo il film. All’inizio ero contrario all’idea, perché come ogni regista, preferisco filmare dove è ambientata la storia, in questo caso in Colorado. Ma una volta che sono arrivato in Nuova Zelanda ho capito che sarebbe stato tutto più gestibile. E a molte persone che hanno visto il film piace che non ci siano un posto che abbia un riconoscibile riferimento geografico all’America, conferisce un’atmosfera onirica al paesaggio.”
LA COLONNA SONORA
“Mi sono tenuto alla larga da Morricone perché è una cosa in cui è bravo lui e non più arrivare alla sua qualità. Così ho pensato a un film che andasse bene con uno stile da valzer in 3/4. Colleziono colonne sonore, e sono un fanatico della musica da film, e mi piace l’età d’oro in cui nella colonna sonora c’era un melodia che potevo fischiettare. Quando ho incontrato Jed Kurzel, che ha scritto la musica per Slow West, avevo due obbiettivi: i 3/4 3 qualcosa di melodico.”
SLOW WEST: UN TITOLO E UNO STILE
“Mentre scrivevo la sceneggiatura, mi sembrava di vedere queste persone viaggiare attraverso lunghe distanze, e in ogni sparatoria o situazione caotica mi apparivano come ubriachi, qualcuno che inciampava in qualcun altro facendo partire un colpo di pistola o che gli sparava alle spalle. Non certo cose stile “La pistola più veloce del West”.”
“L’ho intitolato Slow West perché volevo infrangere qualche cliché. Di solito al cinema i pistoleri sono sempre i più veloci del West. Ma quando vai a vedere com’era davvero, si trattava di enormi spazi e tutto andava a un ritmo più lento. Mi chiedevo: perché nei film ciò che va veloce [fast] viene considerato buono mentre i “fast food” di solito sono scadenti?”
COME HA IMPARATO A FARE CINEMA JOHN MCLEAN
“Una delle principali influenze sul mio stile è stato Distretto 13: le brigate della morte, di John Carpenter. Uno dei miei favoriti. Negli anni ’80 nel Regno Unito c’era un tipo di nome Alex Cox che aveva un programma in TV intitolato Moviedrome. Sceglieva un film alla settimana, e erano tutti ottimi. Quando ha trasmesso Distretto 13, era la prima volta che lo vedevo, e mi sono detto: “Wow!”. Ho visto molti grandi film, grazie a lui. È questo che manca alla TV di oggi, il fatto che diano una trasmissione a persone in gamba come lui.”
“I fratelli Coen sono sicuramente in cima alla lista dei miei favoriti, la loro influenza su di me è stata enorme. E poi probabilmente sono stato influenzato dagli stessi film che hanno influenzato loro. Per capire come ho lavorato in Slow West bisogna far riferimento alla storia del cinema, tornare ai film giapponesi degli anni ’30 e ’40, i noir degli anni ’50, il cinema artistico di Bresson, ma anche i blockbuster degli anni ’80, Predator, Trappola di cristallo, i film di Spielberg. Amo i grandi film ma non mi limito a un solo genere.”
“Ci sono molte inquadrature fisse in Slow West. Ho fatto riferimento a film come La donna di sabbia di Hiroshi Teshigahara e Onibaba – Le assassine di Kaneto Shindô. l’economia di ripresa, per il modo in cui girare nelle foreste, per i silenzi.”
“Per il montaggio, ho preso idee da Pickpocket e Un condannato a morte è fuggito. Sono un grande fan del “montaggio in camera”. Ci sono molti dettagli, cerco di costruire il tutto come se facessi un puzzle di singole inquadrature disse.”
“Il mio laboratorio di cinema sono stati i video che ho girato per il mio gruppo, The Beta Band. Provengo dalla scuola d’arte e quindi sono più a mio agio con la parte visiva che con quella sonora. Quando ero studente lavoravo in un cinema di Edimburgo chiamato Cameo, e facevo i turni fino a tarda notte con le proiezioni del doppio spettacolo, e la mia formazione cinematografica l’ho fatta lì. Nel momento in cui i Beta Band si sono sciolti, sapevo di non essere particolarmente bravo a suonare uno strumento per unirmi ad altre band. Ero molto più interessato al cinema.”
“Non mi considero un musicista passato al cinema. Penso a me stesso come un artista e filmmaker che per un certo periodo è stato in una band. Il mio primo amore è stata la pittura. Sono diventato musicista principalmente perché tutto i miei amici suonavano, così l’ho fatto anch’io. Ma ero più interessato a fare i video per la band.”
“È in sala di montaggio che cominci a pensare al ritmo in senso musicale. Il montaggio è più simile al processo con il quale si fa musica: cerchi da fare qualcosa che ha a che fare con il ritmo proprio come con una canzone.”
IMdB
Sito ufficiale di Slow West
Trailer del film
Alcune interviste con John McLean (in inglese):
Comingsoon
Movie Review World
Hunger TV
Den of Geek
The L Magazine
The Digital Fix
Black Sheep Reviews